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Formazione e Carriere QHSE: intervista a Stefano Iandoli

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Stefano Iandoli MASGI

Formazione e Carriere QHSE: intervista a Stefano Iandoli

Gentile Stefano Iandoli,

innanzitutto grazie per la sua disponibilità a intervenire nella rubrica “Formazione e Carriere” di ISTUM – Istituto di Studi di Management.

Qual è la sua attuale posizione lavorativa?

“Attualmente ricopro il ruolo di Continuous Improvement Manager per una multinazionale che produce imballaggi metallici per alimenti.” 

Quali sono gli aspetti critici che caratterizzano il suo ruolo professionale (necessità di competenze e caratteristiche personali)?

“Il mio ruolo richiede competenze specifiche nell’ambito della metodologia Lean Six Sigma ed in generale su tutti i principali tool sul miglioramento continuo (ciclo di Deming, Kaizen, DMAIC, ecc.). Tali competenze risultano essere indispensabili per l’implementazione di progetti di miglioramento dell’efficienza degli impianti di produzione e più in generale su tutti gli aspetti di miglioramento che interessano il core business dell’azienda (ambiente, qualità, sicurezza, energia). In tale ottica una conoscenza approfondita dei principali sistemi di gestione (ISO 14001, ISO 9001, ISO 45001, ISO 50001) risulta essere un valore aggiunto. Dovendosi interfacciare con tecnici, responsabili e manager stranieri è importante anche una buona conoscenza della lingua inglese. Capacità di adattarsi al cambiamento, di lavorare in team, gestire la pressione, motivazionali e di coaching completano il profilo.”

Quali ritiene siano stati i fattori di maggiore importanza nel suo sviluppo di carriera? In particolare, potrebbe descriverci gli aspetti più significativi in termini di esperienza lavorativa che hanno maggiormente contribuito alla sua crescita?

“Da un punto di vista operativo ha giocato un ruolo fondamentale l’esperienza sul campo intesa come: interfacciarsi e confrontarsi con i vari capi-servizio, con i process owner, osservare da vicino i processi e supportare le iniziative di miglioramento sulla base di dati applicando il metodo sperimentale. Bisogna anche immedesimarsi nei vari ruoli per capire le esigenze e le aspettative delle parti interessate e focalizzarsi sulle problematiche e sul perché sono considerate tali. Un altro aspetto che mi ha aiutato è aver fatto esperienza in più ruoli (HSE, Produzione, Supply Chain) ed in generale una job rotation può essere di grande aiuto per sviluppare competenze in più ambiti. Infine alla base di tutto c’è lo studio. Cercare informazioni, rivolgersi a figura/Enti qualificati, tenersi aggiornati su Norme e processi ti consente di essere sempre sul pezzo per lo svolgimento del tuo lavoro.”

In chiave formativa, invece, quali sono stati gli eventi più importanti a cui ha preso parte e che impatto hanno avuto sul suo sviluppo professionale o di carriera? 

“I principali eventi formativi che hanno contribuito alla mia crescita professionale sono 3:
1) Il corso Lean Six Sigma svolto all’estero finalizzato alla certificazione Green Belt della durata di 72 ore
2) Il corso di abilitazione per RSPP
3) Master MASGI in Sistemi di Gestione Integrati per la Sicurezza, l’Ambiente, la Qualità e l’Energia per progettista, consulente e lead auditor sui Sistemi di Gestione Integrati QHSE”