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Interviste alla faculty: Dott.ssa Marcella Cosentino #Project Management

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Interviste alla faculty: Dott.ssa Marcella Cosentino #Project Management

Gentile Dott.ssa Marcella Cosentino,

innanzitutto grazie per la sua preziosa collaborazione con ISTUM – Istituto di Studi di Management.

Lo scopo di questo editoriale è presentare i membri della faculty dei Master Executive.

In quale/i master e in quali moduli formativi svolge l’attività di docente?

MASPM, Master Executive in Project Management.

Qual è l’approccio metodologico che utilizza in aula?

Il progetto didattico è basato sullo Standard del Project Management Institute, il PMBoK. A questo facciamo riferimento nell’inquadrare le aree di conoscenza da trattare nella giornata di formazione.

Il materiale consegnato ai partecipanti include le slide prodotte dal docente: sono di supporto alla lezione e coerenti con i testi che ISTUM fornisce e suggerisce ai discenti per semplificare la fase di studio individuale che è indispensabile integrazione del lavoro svolto in aula.

A partire dalle slide, cerco di integrare il riferimento al PMBoK con elementi ed approfondimenti che nel testo possono essere solo citati, ma è noto che debbano essere bagaglio culturale del Project manager per la sua attività e per superare l’esame di certificazione PMI.

Ogni “buona prassi” di Project Management è illustrata con il supporto di esempi e riferimenti a contesti lavorativi che si possono facilmente condividere tra professionisti provenienti da settori diversi.

In ogni evento formativo cerco di stimolare i discenti a partecipare attivamente, fare domande, presentare problemi ed esperienze vissute, senza timori. Il Project Management è competenza ed esperienza, la discussione ed il confronto sono i metodi più efficaci per trasferirle.

Ci può riportare un esempio di caso di studio e/o esercitazioni che propone durante i suoi interventi? 

“Sono diversi, ecco qualche esempio: la costruzione di un GANTT a partire da una WBS, la preparazione di un budget e l’analisi “WHAT IF” in diverse situazioni, la redazione dell’agenda o di un verbale per un meeting, l’analisi dei CV per la selezione dei membri del team.

L’obiettivo è mettere “in esercizio” documenti, tool e tecniche e mettere in evidenza che ogni suggerimento del PMBoK è più che utile e giustificato applicandolo a casi reali. I dettagli sono importanti.”

Quali sono gli output in termini di conoscenze e competenze a cui mirano i suoi interventi?

“Per le persone che già hanno esperienza di Project Management, l’obiettivo è sistematizzare le competenze acquisite sul campo seguendo l’impostazione del PMBoK: approfondire ed aggiornare le conoscenze su metodologie e strumenti del PM; stimolare la formazione culturale del PM, in termini di quei soft skill che spesso sono sottovalutati, si posseggono come un talento, ma vanno anche coltivati. In altre parole supportare la transizione da “capo di un team” a professionista che persegue un obiettivo interagendo con una pluralità di interlocutori con aspettative diverse

Per chi è alle prime armi, il corso deve fornire una chiara visione delle problematiche di Project Management, una conoscenza di pratiche e strumenti consolidati ed innovativi, una presentazione delle qualità relazionali che il PM deve acquisire per realizzare progetti di successo. L’esperienza farà il resto.”